Mese: marzo 2016

NEL NOME DEL FIGLIO

Difficile affrontare questo libro. Difficile leggerlo. Difficile sostenerlo. Ti trovi catapultato in un universo devastato, in un mondo che non esiste più, o meglio che non esiste ma resiste e lo fa nel modo peggiore possibile, quello che non vorresti che ti si parasse davanti nemmeno nei tuoi peggiori incubi. Ma ci resti impigliato in questo libro, non riesci più ad uscirne fuori come se tu ti trovassi sotto una lastra di ghiaccio, immerso in un mare gelato, e non riuscissi a trovare un pertugio per prendere un pò d’aria fresca a risollevarti i polmoni indolenziti. Sei costretto ad andare avanti, fino in fondo. Perché alla fine c’è speranza. Un grumo di speranza lanciato in pieno volto. Sei di fronte a “La Strada” di Cormac Mc Carthy. Fermati e riposati. Fai un bel respiro e vai avanti. Affronta tutte le tue angosce e prosegui. Che la strada è lunga e decisamente non facile. Ma alla fine, in fondo, c’è il mare.